Radioamatori & Protezione civile

12/02/2021

Perché diventare Radioamatore?
Le motivazioni sono tante, quella principale la passione per le Radio Comunicazioni e l'elettronica in genere. Altra motivazione è il desiderio di socializzare e di fare amicizia con persone che abitano o lavorano ben al di là dei confini che il nostro occhio può vedere.
Invece chi pensa che diventando Radioamatore, si possa generare una qualche forma di lucro o che rappresenti un mezzo per fare denaro, resterà deluso; escludendo chi di fatto commercia nel campo delle apparecchiature e servizi, l'attività di Radioamatore non ha scopo di lucro ma solo il fine di estendere le proprie conoscenze (e della comunità Radioamatoriale a cui appartiene), in materia di comunicazioni via radio e degli studi affini ad esso (come ad esempio le comunicazioni digitali)
Inoltre chi ha desiderio di intraprendere l'attività radiantistica deve tenere in considerazione che tale attività ha un discreto costo, per lo meno iniziale (acquisto degli apparati, delle antenne, ecc.) e che ad ogni modo non avrà quasi mai un ritorno economico da tale "hobby" ma solo tantissima soddisfazione nel poter realizzare collegamenti con altri Radioamatori a grande distanza, riuscire nel "fai da te" elettronico e meccanico; sentirsi un più pò "padroni" dell'etere che ci circonda, piuttosto che dei semplici utilizzatori.

Nel volontariato di Protezione Civile esistono alcune realtà associative che si dedicano in modo professionale ed esclusivo al settore telecomunicazioni.
Possiamo di seguito elencare quelle più rappresentative a livello nazionale:
A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani, C.I.S.A.R. Centro Italiano Sperimentazioni ed Attività Radiantistiche, R.N.R.E. Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazioni Emergenza, F.I.R.-CB Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band, A.R.F.I Associazione Radioamatori Finanzieri Italiani.
Tutte queste associazioni si occupano, in vari modi, di radio-comunicazioni in emergenza ovvero provvedono, in caso di calamità, a garantire le comunicazioni tra le varie componenti della Protezione Civile con sistemi in grado di sostituirsi a quelli eventualmente andati in avaria (telefoni fissi e reti cellulari).

Successivamente al ripristino delle normali reti di comunicazione, queste associazioni mantengono attivo uno o più canali di back-up ovvero di comunicazioni alternative nel caso si dovesse ripresentare un problema di interruzione alle infrastrutture civili.
E’ un settore di intervento molto importante e delicato perché la comunicazione è l’asse portante delle operazioni di soccorso.


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Francesco Giordano
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